sabato 19 maggio 2018

Repubblica 19.5.18
Spagna
Sinistra radicale nel mirino
La villa con piscina che imbarazza i coniugi Podemos
Una casa da ricchi per Iglesias e signora paladini della politica anti borghese
di Alessandro Oppes


Il prezzo è sulla bocca di tutti, seppure avvolto nell’incertezza: tra i 600 e i 680mila euro. Da pagare in comode rate da 1600 euro mensili per i prossimi trent’anni, il tempo necessario per la restituzione di un mutuo da 540mila euro acceso presso la Caja de Ingenieros, una cooperativa finanziaria catalana legata al movimento indipendentista. Quel che resta da chiarire, a questo punto, è il prezzo – politico, forse elettorale – che finirà per pagare Podemos a seguito della sorprendente operazione immobiliare conclusa dal fondatore e segretario generale, Pablo Iglesias, insieme alla sua compagna Irene Montero, capogruppo del partito alle Cortes. Alla vigilia della nascita, prevista per l’inizio dell’autunno, di due gemelli, la coppia ha acquistato un’elegante villetta a Galapagar, esclusiva urbanizzazione a 40 chilometri da Madrid. Abitazione dotata di ogni confort: 250 metri quadri a cui bisogna aggiungere i duemila metri di terreno, con piscina e una casetta autonoma per gli ospiti.
Roba da autentici borghesi, in chiaro contrasto con il discorso politico su cui si è retta in questi anni (dalla fondazione, nel 2014) l’ascesa della formazione “viola”. Che si schierava “con la gente” contro “la casta” e con “quelli di sotto” contro “quelli di sopra”.
La coerenza tra le parole e i fatti sembrava rispettata finché Iglesias viveva nel suo appartamentino di 50 metri (ereditato dalla nonna) a Vallecas, quartiere operaio a forte tasso di immigrazione, alla periferia di Madrid. Ma ora, la villetta di Galapagar, oasi di pace e aria frizzante sulle falde della Sierra de Guadarrama, non solo scatena l’ironia e i commenti taglienti dei rivali politici, ma crea forti imbarazzi persino all’interno di Podemos e nei gruppi affini. Il governo Rajoy, per bocca del portavoce Íñigo Méndez de Vigo, ironizza sul fatto che la ripresa economica garantita dalla politica del Partido Popular abbia consentito a «una giovane coppia» di impegnarsi per i prossimi 30 anni per l’acquisto di una casa. Il leader socialista Pedro Sánchez invita i seguaci di Podemos a valutare se ci sia coerenza «tra ciò che Iglesias dice e ciò che fa». Il presidente di Ciudadanos, Albert Rivera, affibbia al politico l’etichetta di «populista».
Ma le critiche che fanno più male sono quelle interne al movimento. «La gente di sinistra dovrebbe guardarsi nello specchio di Pepe Mujica o Julio Anguita. Sembra che Irene e Pablo abbiano scelto lo specchio degli Aznar-Botella», dicono gli attivisti della Coordinadora 25-S, il gruppo conosciuto per avere promosso in passato l’assedio delle Cortes in polemica con le scelte politiche della destra. Iglesias e Montero spiegano che l’acquisto della casa è legato al loro «progetto di futuro»: secondo fonti di Podemos, hanno scelto Galapagar perché c’è una scuola pubblica con un sistema di insegnamento innovativo. E pensano già che sarebbe l’ideale per i gemelli in arrivo. Chissà se l’elettorato della nuova sinistra si mostrerà comprensivo con la coppia. Il guaio è che, tempo fa, Iglesias aveva criticato pesantemente il ministro dell’Economia, Luis de Guindos, per aver acquistato «un attico di lusso da 600mila euro». Guarda caso, una cifra molto simile a quella spesa dalla “famiglia Podemos” per la villetta dei suoi sogni.