La Stampa 19.5.18
La polizia insegue un furgone di migranti
Uccisa una bimba
di Emanuele Bonini
Tanti
punti oscuri e poche, pochissime, certezze che scuotono il Belgio. La
morte di una bambina di due anni di origini curde tutta da chiarire, il
timore che le forze dell’ordine possano aver commesso errori, due
ministri del governo federale a cui sono state chieste pubbliche
dimissioni. Il dibattito sull’immigrazione si riaccende dopo
un’operazione della polizia sulle autostrade belghe finita come peggio
non si potrebbe, e che rischia di agitare gli animi degli altri Paesi
dell’Ue, divisi da sempre su un tema politicamente scottante.
L’ultimo viaggio di Mawda
Mawda,
tre anni ancora da compiere, un viaggio in un furgone stipato di
rifugiati alla ricerca di nuove prospettive in Europa. Le trenta persone
a bordo del mezzo però non sono in regola. Lo sa bene chi è alla guida,
che forza il check point organizzato sull’autostrada E42, all’altezza
di Mons, città a sud del Belgio. Ne nasce un inseguimento dall’esito
tragico. Mawda rimane ferita e muore durante il trasporto all’ospedale
per un pallottola che l’ha colpita in pieno volto.
L’autopsia
smentisce il sostituto procuratore di Mons, Frederic Bariseu, che
all’inizio esclude errori da parte delle forze dell’ordine. Il responso
medico mette sul piede di guerra le associazioni per i diritti civili,
che accusano la polizia per un uso «sproporzionato» della forza.
Manifestazioni sono organizzate a Mons e Bruxelles per chiedere le
dimissioni di Jan Jambon e Theo Francken, i ministri degli Interni e per
l’Asilo del Belgio, entrambi esponenti del partito fiammingo N-Va che
fa parte della coalizione di governo. Per il primo ministro, il liberale
Charles Michel, chiedere ai due di farsi da parte potrebbe voler dire
il rischio di una crisi di governo, che il premier vuole ovviamente
evitare.
Il Paese prende tempo. Dopo gli esiti dell’autopsia,
riconosce il sostituto procuratore di Mons, c’è da capire «chi ha
sparato, se solo la polizia o se invece c’è stato uno scontro a fuoco»
con chi trasportava i migranti, provenienti dalla Germania. Al vaglio
degli inquirenti anche l’ipotesi che la piccola Mawda possa essere stata
usata come scudo umano. Il comitato permanente di controllo dei servizi
di polizia ha aperto un’inchiesta. I partiti di opposizione non
aspettano ad attaccare il governo. Per la co-presidente dell’Ecolo (i
Verdi), Zakia Khattabi, «lo slogan di una politica ferma e umana
sull’immigrazione non regge più».