Corriere 11.5.18
Cinema e fede
Wenders e altri, la religione conquista il Marché
Cannes
ha scoperto Dio. Dopo anni in cui il tema del cristianesimo era stato
pressoché ignorato, il mercato del Festival di quest’anno sta
dimostrando una ritrovata fede in tutti i temi cristiani.
Non sono
mai stati così tanti i titoli che hanno attirato l’attenzione di
acquirenti internazionali al Marché du Film, trovando distribuzioni
anche lì dove fino a qualche anno fa era impensabile accadesse, ad
esempio in Cina. In un’edizione del Festival in cui il documentario di
Wim Wenders sul Papa, Le Pape François - Un homme de parole, passerà
(domenica) nella sezione Séance Spéciale, dedicata agli eventi speciali.
Ma
ad appassionare i distributori di tutto il mondo sono anche film come
l’americano I can only imagine, che, con un budget di circa 80 milioni
di dollari ha subito trovato distribuzione in Cina, Corea e Medio
Oriente.
Oltre al film che spiega come sia nato il più popolare
inno cristiano contemporaneo, sono altri i titoli spirituali che stanno
avendo successo in Francia. Ad esempio, An interview with God, con David
Strathairn e Brenton Thwaites, sul credo degli evangelici e Sansone,
che ricalca le grandi tradizioni bibliche del grande schermo, assenti da
tempo. Una tendenza in cui l’Italia è arrivata prima, grazie a
Sorrentino e al suo pontefice tabagista di The Young Pope. E proprio in
questi gironi, su Sky Atlantic, ha debuttato Il miracolo, serie di
Niccolò Ammaniti in cui una statuetta della Madonna inizia a piangere
sangue. (c. maf.)