Repubblica 14.4.18
Grandi classici
Il latino è più vivo che mai. Ora anche in hit parade
Corsi per manager in lingua, riviste di enigmistica. E ora anche un libro che traduce i successi pop
di Irene Maria Scalise
Ballare
al ritmo di «Vah! Sumus in medio Itinere, vah! vivimus in prece »,
cantata da Bon Jovi? Si può. Commuoversi ascoltando «Sunt septem horae
et quindecim dies ex quo sustulisti amorem » di Sinéad O’Connor? Fatto.
Benvenuti nel magico mondo del Pop turns Latin. Sono centinaia i testi
pop tradotti nel libro Latin Rocks On della linguista Sarah Rowley (una
laurea in lettere antiche ad Oxford), amministratrice della pagina
twitter @Latin-RocksOn. Chi invece preferisce l’enigmistica può
sbizzarrirsi con Hebdomada Aegnigmatum, parole crociate 2.0 nella lingua
di Virgilio. Se poi l’obiettivo è fare affari, allora meglio iscriversi
al corso Business Latin – il latino per il manager moderno, previsto
per il mese di maggio a Roma. Anche le discussioni a scuola e i
messaggini con i compagni si possono scambiare ora in “ latino vivo”. E
c’è il Latin Camp per impratichirsi in estate. A quanto pare, le lingue
morte non sono morte per nulla. Anzi, sono così appassionati i tweet di
chi segue LatinRocksOn, che molti professori hanno deciso di usare le
traduzioni di Rihanna o Madonna nelle scuole. «Ho avuto l’idea di
tradurre le canzoni in latino - spiega Rowley - dopo aver spiegato,
inutilmente, ai miei amici quanta gioia mi aveva dato negli anni
studiarlo. E poiché la musica è un fattore di unione, ho pensato di
sdoganare il latino in musica per renderlo più accessibile».
Perché
studiare latino come se fosse una lingua viva nel 2018? «È
incredibilmente utile per i bambini - aggiunge Rowley - ma è importante
anche per gli adulti perché è una combinazione meravigliosa di logica e
matematica ed è un linguaggio creativo e fantasioso» . Il ricavato delle
vendite del libro, che contiene più di cento canzoni, sarà devoluto in
beneficenza all’associazione Classic For Alls che raccoglie fondi per
incentivare nelle scuole lo studio dei classici».
È invece
arrivata a 10 mila iscritti in tutto il mondo Hebdomada Aenigmatum, la
prima rivista di enigmistica in latino. Racconta il fondatore Luca
Desiata: «Contiene cruciverba, rebus, crucipuzzle, giochi di parole, una
striscia di Snupius e un Sudoku coi numeri romani. Sono iscritti
appassionati di ogni età e, dal 2016, abbiamo lanciato la versione in
greco antico chiamata Onomata Kechiasmena » . C’è anche una radio
finlandese che trasmette per alcuni miniti le notizie del giorno nella
lingua di Cicerone.
E se nei colloqui di lavoro il latino fa
curriculum, ed è sempre più spesso apprezzato al momento delle
assunzioni perché denota un approccio logico, in molte scuole si sta
diffondendo l’insegnamento del “ latino vivo”. Il primo a suggerirlo è
stato il linguista danese Hans Henning Orberg. Il metodo è portato in
Italia da Luigi Miraglia, direttore dell’Accademia Vivarium Novum.
Funziona così: tra i ragazzi si punta alla padronanza linguistica, prima
di quella grammaticale. In pratica si chiacchiera e si scherza in
latino senza irrigidirsi se c’è qualche errore. Infine, per non perdere
il passo in estate, spopolano i Latin Camp. Simili ai nostri English
Camp, permettono ai ragazzi di studiare i lirici latini al costo di 700
euro a settimana.