mercoledì 7 marzo 2018

internazionale 4.3.18
Cina
La finanza vacilla


Il 23 febbraio il governo cinese ha deciso di commissariare il colosso assicurativo Anbang e di mettere sotto inchiesta i vertici dell’azienda, scrive la Bbc. “Wu Xiaohui, il presidente della Anbang, che era già stato arrestato a giugno del 2017, è indagato per reati economici. Il gruppo dovrebbe restare sotto il controllo di Pechino per un anno”. Il caso della Anbang, un gigante finanziario noto per la scarsa trasparenza e per le acquisizioni di aziende in giro per il mondo, è un’ulteriore dimostrazione della volontà del governo cinese di porre un freno a un’industria finanziaria che negli ultimi anni si è indebitata eccessivamente e ha assunto troppi rischi. “A questo punto”, aggiunge la Frankfurter Allgemeine Zeitung, “molti si chiedono se in Cina possa scoppiare una crisi nel settore finanziario. Nel 2017, infatti, le autorità di Pechino hanno messo sotto inchiesta altri gruppi troppo indebitati, come Wanda, attivo nel settore immobiliare, e la holding Fosun. È finita nell’occhio del ciclone anche l’Hna, che negli ultimi anni ha concluso acquisizioni miliardarie in tutto il mondo. Queste aziende hanno portato a termine le loro operazioni contraendo enormi debiti. La Anbang, in particolare, ha venduto prodotti finanziari con rendite elevate per finanziare l’acquisizione di catene di alberghi e hotel di lusso”.