internazionale 4.3.18
Cina
La finanza vacilla
Il
23 febbraio il governo cinese ha deciso di commissariare il colosso
assicurativo Anbang e di mettere sotto inchiesta i vertici dell’azienda,
scrive la Bbc. “Wu Xiaohui, il presidente della Anbang, che era già
stato arrestato a giugno del 2017, è indagato per reati economici. Il
gruppo dovrebbe restare sotto il controllo di Pechino per un anno”. Il
caso della Anbang, un gigante finanziario noto per la scarsa trasparenza
e per le acquisizioni di aziende in giro per il mondo, è un’ulteriore
dimostrazione della volontà del governo cinese di porre un freno a
un’industria finanziaria che negli ultimi anni si è indebitata
eccessivamente e ha assunto troppi rischi. “A questo punto”, aggiunge la
Frankfurter Allgemeine Zeitung, “molti si chiedono se in Cina possa
scoppiare una crisi nel settore finanziario. Nel 2017, infatti, le
autorità di Pechino hanno messo sotto inchiesta altri gruppi troppo
indebitati, come Wanda, attivo nel settore immobiliare, e la holding
Fosun. È finita nell’occhio del ciclone anche l’Hna, che negli ultimi
anni ha concluso acquisizioni miliardarie in tutto il mondo. Queste
aziende hanno portato a termine le loro operazioni contraendo enormi
debiti. La Anbang, in particolare, ha venduto prodotti finanziari con
rendite elevate per finanziare l’acquisizione di catene di alberghi e
hotel di lusso”.