Corriere 22.3.18
Marijuana in gita tra i 15enni del Parini I prof li denunciano
Roma, le forze dell’ordine nell’hotel dei liceali milanesi
di Federica Cavadini e Giampiero Rossi
MILANO
Fino a quel momento, anche la notte romana dei liceali del Parini
sembrava seguire una sorta di copione non scritto per le gite
scolastiche: tutti svegli, riunioni «clandestine» in un paio di stanze,
insomma un po’ di trasgressione. Fumo compreso. Ma ai professori che — a
loro volta secondo il rituale — facevano «ronda» per tenere sotto
controllo la situazione, non è sfuggito che da una stanza provenivano
una nube e un odore fin troppo intensi e riconoscibili. Marijuana. Ma
non «una canna»: almeno due grammi, forse due e mezzo. Oltre la quantità
dell’uso personale nelle mani di un gruppetto di ragazzini di 15 anni. E
a portarla sarebbero stati due studenti, noti tra i compagni come
fornitori.
Così la gita culturale nella Capitale delle due seconde
del Parini di Milano — liceo classico in zona Brera, frequentato «bene»
— è virata fino alle soglie della cronaca nera. Alla vigilia del
rientro, previsto per oggi, le ricostruzioni che rimbalzano da una
famiglia all’altra non sono ancora complete e coerenti. Ma è certo che
nella notte tra lunedì e martedì in quell’albergo c’è stato un
intervento delle forze dell’ordine. Su indicazione del preside, dice
qualcuno. No, su iniziativa dei professori, perché il dirigente
scolastico non risultava raggiungibile precisano altri. Ma non sarebbe
scattata alcuna denuncia (almeno per ora) e il sacchetto pieno di «roba»
è stato recuperato in un corridoio dell’hotel.
Nel cuore della
notte due famiglie sono state svegliate e sono partite per Roma per
andare a riprendersi i rispettivi figli. Perché quei due quindicenni,
tra gli altri, sarebbero i responsabili della fornitura (abbondante) di
marijuana. «Non ho nulla da dire, attendo il rapporto dei professori»,
ripete il preside Giuseppe Soddu. «Sono molto preoccupato, mio figlio
era lì e quando torna, anche se giura che lui non c’entra, se la vedrà
con me — confida un genitore —. Lui per noi è a Roma per una gita di
istruzione e poi ci arrivano racconti di quantitativi illegali di droga e
di interventi notturni delle forze dell’ordine...». Lui conosce quei
due studenti e i loro genitori: «Due ragazzi normalissimi e due famiglie
assolutamente perbene — sottolinea — ma c’è un problema più grande,
perché mi risulta che a scuola circolino tutti i giorni sostanze in
quantità, ci sono forniture assicurate». E un’altra mamma, a sua volta
insegnante, conferma e aggiunge: «È un fenomeno davvero preoccupante.
Stiamo parlando di quindicenni che, oltre alle sostanze, mostrano già
un’impressionante dipendenza dalle sigarette».