Corriere 19.3.18
Bonino e i suoi contro Magi: un errore grave la corsa nel Pd
di Alessandro Trocino
ROMA
«Sono spiazzata, esterrefatta, umanamente amareggiata. E soprattutto
sono dispiaciuta e disperata per gli 850 mila italiani che ci hanno
votato». Emma Bonino si sfoga così al comitato dei Radicali italiani. Ce
l’ha con Riccardo Magi, con il quale ha combattuto la battaglia che ha
visto +Europa sfiorare il 3% portando a casa tre parlamentari. Venerdì
il segretario ha esordito: «Mi candido alle primarie per la segreteria
del Pd». Bonino s’indigna. Mario Staderini e altri pure. E Marco Cappato
chiede le dimissioni di Magi. Il quale, al termine dei lavori, fa una
parziale retromarcia, congelando la «candidatura» fino al prossimo
comitato. Ma la vera posta in gioco è il futuro di +Europa e dei tre
soggetti costituenti: i Radicali, il Centro democratico di Bruno Tabacci
e Forza Europa di Benedetto Della Vedova. La Bonino vorrebbe rilanciare
il progetto, anche in vista delle Europee. Magi ha dato l’impressione
di voler interloquire troppo da vicino con il Pd. Errore grave, dice
Bonino: «Dal Pd che ci andiamo a fare? Se non interveniamo a giugno
+Europa scade, come lo yogurt». Cappato è in scia: «Così si disgrega una
comunità». Il leader dell’associazione Coscioni prima del voto scrisse
ai dirigenti «terrorizzato dall’effetto cespuglio del Pd». Tabacci la
vede così: «Quello di Magi è un colpo di scena insensato. Non si può
fare del pannellismo senza Pannella. Io sono pronto a sciogliere il mio
partito, a patto che lo facciano tutti». Cappato frena: «Una fusione a
freddo è sbagliata. Io sono per un soggetto paneuropeo. Ma non pensiamo
alle urne: è il momento di elaborare proposte. Poi, semmai, sfidiamo il
Pd ma anche Forza Italia».