internazionale 23.2.18
Pacifico
Gli aiuti di Pechino
Via
via che i tradizionali paesi donatori tagliano gli aiuti per i paesi
del sud del Pacifico, la Cina si fa avanti per riempire il vuoto, scrive
Asia Times. Tra il 2006 e il 2016 Pechino ha versato 209 milioni di
dollari all’anno in aiuti allo sviluppo per i paesi della regione: Fiji,
Timor Leste, Papua Nuova Guinea, Samoa, Tonga, Niue, Isole Cook,
Vanuatu e stati federali della Micronesia. L’Australia dona a questi
paesi circa 870 milioni di dollari all’anno, il 60 per cento degli aiuti
internazionali che arrivano nel Pacifico. La Nuova Zelanda ne dona 235
milioni e gli Stati Uniti 221. Presto però Pechino potrebbe diventare il
secondo donatore, perché Stati Uniti e Nuova Zelanda stanno riducendo
le loro quote. Se Washington, come sembra, ridurrà di un terzo gli aiuti
internazionali allo sviluppo, l’Asia orientale e il Pacifico nel 2018
potrebbero ricevere il 41,4 per cento di aiuti in meno. Circa il 40 per
cento degli aiuti cinesi, destinati soprattutto alla Papua Nuova Guinea e
alle Fiji, va alle infrastrutture per i trasporti, in vista
dell’inclusione della regione nella nuova via della seta. Il resto va al
governo, alla società civile e all’istruzione e per l’80 per cento è
versato come prestito a 15 o 20 anni con interessi bassi, tra il 2 e il 3
per cento.