Il Fatto 19.2.18
“Impostore”, “gradasso”, “Lucifero”: gli insulti al papa dei tradizionalisti
L’invettiva di Francesco contro i conservatori che lo accusano di eresia, tra cui il cardinale Burke
di Fabrizio d’Esposito
La
“resistenza” clericale e farisea anti-Bergoglio, com’era prevedibile,
non ha reagito bene alla dura invettiva di Francesco contro siti,
vaticanisti illustri e semplici blog tradizionalisti che considerano il
pontefice argentino un vero e proprio eretico a capo della Chiesa.
Le
parole del papa, consegnate alla fidata Civiltà Cattolica di padre
Antonio Spadaro sono state queste: “Per salute mentale io non leggo i
siti Internet di questa cosiddetta resistenza. So chi sono, conosco i
gruppi, ma non li leggo, semplicemente per mia salute mentale… Alcune
resistenze vengono da persone che credono di possedere la vera dottrina e
ti accusano di essere eretico. Quando in queste persone, per quel che
dicono o scrivono, non trovo bontà spirituale, io semplicemente prego
per loro”.
Tra i più lesti a rispondere gli “anonimi della Croce”,
misteriosi autori di sapidi retroscena curiali, che oltre a ribadire le
accuse di eresia a Francesco pubblicano commenti zeppi di insulti
cattolici all’indirizzo del papa. Un assaggio: “pappa Francesco”,
“stolto”, “impostore argentino”, “falso papa”, “gradasso” persino
“Lucifero”. In questa sede, e non solo, abbiamo già dato conto della
consistenza più che altro telematica non reale di questa opposizione
interna. Si tratta di élite tradizionaliste con l’aggiunta di autorevoli
vaticanisti tra cui spicca quello del Tguno, Aldo Maria Valli.
La
guerra a Bergoglio, soprattutto per le aperture ai divorziati
dell’Amoris Laetitia, ha però solidi punti di riferimento nel clero, tra
cui il cardinale americano Raymond Leo Burke, non più patrono dei
Cavalieri di Malta per volontà di Francesco. Burke è uno degli autori
dei cinque Dubia (dubbi) sull’Amoris Laetitia e più di una volta ha
accusato il pontefice di eresia. Di qui la minaccia di un clamoroso
scisma nella Chiesa di Roma. Per Burke, Bergoglio potrebbe già decadere
per “manifesta eresia”. Non quindi un processo da fare, ma una semplice e
solenne “declaratoria” del collegio cardinalizio. La “deposizione” di
Bergoglio è solo una delle tre ipotesi sperate da questo fronte fariseo.
Le altre due sono le dimissioni e la morte.