giovedì 18 gennaio 2018

La Stampa 18.1.18
L’educazione civica sarà portata nei penitenziari
di Dav. Les.


Portare la cultura e l’educazione civica negli istituti penitenziari italiani. È questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dalla Fondazione Nicola Irti che sarà presentata oggi a Roma nella sede dell’Accademia dei Lincei. Con la collaborazione del ministero della Giustizia e del Consiglio superiore della magistratura, la Fondazione ha lavorato a un programma annuale rivolto ai detenuti che spazia su più fronti: dallo studio della Costituzione alla tutela ambientale, passando per l’economia e l’educazione musicale. Il protocollo d’intesa parte da un principio costituzionale, quello per cui le pene «devono tendere alla rieducazione del condannato». «Ma la rieducazione - spiegano i firmatari - non consiste solo nell’apprendimento di un lavoro, ma anche nel ridestare la coscienza civile e culturale del condannato». Ecco perché si è deciso di dare inizio a questo programma didattico che sarà sperimentato negli istituti di Sulmona, Rebibbia e Regina Coeli. Alla presentazione di oggi con il presidente della fondazione Natalino Irti, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini e il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo, saranno presenti il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, l’arcivescovo di Chieti Bruno Forte e i professori Massimo Cacciari e Tullio Gregory.