giovedì 25 gennaio 2018

Corriere 25.1.18
Pd, la minaccia di Orlando: dateci i seggi che ci spettano o alle elezioni non ci saremo
di Maria Teresa Meli


Renzi e il caso collegi: 15 i posti offerti, il ministro ne chiede 36
ROMA Matteo Renzi ieri ha passato un’altra lunga giornata chiuso al Nazareno. Il segretario infatti si occupa in prima persona delle liste. È direttamente lui a gestire collegi, deroghe e collocazione degli alleati. E perciò si è immerso in un’ennesima riunione fiume con Lotti, Guerini, Martina, Fassino e Rosato. Tanto che quando i tre leader di «Insieme», Santagata, Nencini e Bonelli, si sono presentati alla sede del Pd sono stati invitati a ripassare un altro giorno perché non c’era nessuno che potesse incontrarli.
Mentre il segretario è chiuso al Nazareno, Andrea Orlando è sul piede di guerra. Ieri sera ha riunito i suoi parlamentari e ha avuto parole durissime nei confronti di Renzi: «Se continua a comportarsi così, le liste se le fa con chi vuole ma non con noi. Noi non ci candidiamo e non facciamo campagna elettorale. Voteremo per il Pd, certo, ma faremo gli spettatori». E gli orlandiani minacciano anche di disertare per protesta pure la Direzione di domani. La tensione è al limite.
Ma qual è il motivo di tanto malcontento? Lunedì scorso il ministro e il segretario si erano visti per un’ora e mezzo al Nazareno e pareva che andasse tutto bene. Orlando ha fatto a Renzi le sue richieste: «Noi vogliamo il 20 per cento dei seggi (la percentuale ottenuta al congresso, ndr ), siamo disposti a conteggiare anche quelli contendibili, non solo quelli di fascia A. Si può pure scendere a 19, 18. E se tu, come mi dici, vuoi mettere dieci esponenti della società civile, sono pronto a farmene carico proporzionalmente». Il leader del Pd aveva definito quella del ministro «una proposta ragionevole» e lo aveva ringraziato.
La percentuale chiesta da Orlando è basata su un totale di 200 seggi che i dem dovrebbero ottenere tra Camera e Senato. È questo il calcolo che viene fatto al Pd (che per le liste e i collegi si basa su un sondaggio che dà il partito al 23,2 per cento).