il manifesto 23.11.17
«Subito la legge sul fine vita». L’Associazione Coscioni si appella a Grasso
Biotestamento.
I radicali scrivono al presidente del Senato affinché venga
calendarizzato la discussione in Aula del testo approvato dalla Camera
ad aprile
di E. Ma.
Con una seconda lettera
inviata al presidente del Senato, Pietro Grasso, l’Associazione Luca
Coscioni torna a chiedere «subito la legge per il testamento biologico»
che è ancora in attesa di essere calendarizzata per la discussione in
Aula dopo essere stata approvata con ampia maggioranza in aprile dalla
Camera.
L’associazione radicale, che quattro anni fa ha depositato
una pdl per la legalizzazione dell’eutanasia, chiede ancora a Grasso un
«incontro al fine di consegnarle le oltre 26mila sottoscrizioni di
cittadini all’appello “Insieme a Dj Fabo”» e rinnova «la richiesta di
affermare diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione ma
troppo spesso lasciati alla sola affermazione nei tribunali».
Rimasti
inascoltati gli appelli di quattro senatori a vita e quello degli oltre
70 sindaci (tra cui Roma, Milano, Napoli, Torino e Palermo), sembrano
essere cadute nel vuoto perfino le parole di Papa Francesco che tante
reazioni avevano suscitato. «La legge sul biotestamento l’abbiamo
scritta noi, spero si possa chiudere in questa legislatura», aveva detto
Matteo Renzi a Porta a Porta martedì sera.
La parola ora spetta alla prossima riunione dei capigruppo.