Corriere 19.11.17
Il Vaticano sul Collegio dei chierichetti «Ci furono rapporti omosessuali»
La nuova indagine ribalta le conclusioni precedenti. Ancora non si parla di abusi
di Fabrizio Caccia
ROMA
Un ragazzo italiano, ormai maggiorenne, ha già annunciato via sms la
sua volontà di presentare formale denuncia per gli abusi sessuali subìti
tra il 2013 e il 2014 nel Preseminario «San Pio X», il collegio di
palazzo San Carlo, dentro le mura leonine, dove alloggiano i cosiddetti
«chierichetti» del Papa.
Un altro ex alunno, a distanza di anni,
non riesce ancora a superare lo choc, si sente sporco e «continua a
farsi fino a 15 docce al giorno», racconta il giornalista Gianluigi
Nuzzi che nel suo ultimo libro, Peccato originale , ha sollevato per
primo il caso. Poi c’è stata l’intervista de Le Iene, il programma di
Italia 1, una decina di giorni fa, a un’altra presunta vittima di abusi
compiuti in quegli anni dentro il preseminario. Abusi a opera di un
ragazzo poco più grande di lui che è appena stato ordinato sacerdote a
Como. Ma tra i presunti «orchi», secondo Nuzzi, ci sarebbe pure un
monsignore. Così, ecco che il Vaticano adesso ha avviato un’indagine
interna, da cui sono emersi «nuovi elementi»: lo ha ammesso ieri la
Santa Sede.
I primi risultati di questa nuova inchiesta
ribalterebbero le conclusioni di precedenti accertamenti svolti. Gli
inquirenti della Santa Sede, dopo aver esaminato un centinaio di casi,
avrebbero verificato la consumazione di rapporti omosessuali, avvenuti
in quegli anni all’interno del Preseminario, «che avrebbero coinvolto
alcuni coetanei tra loro». Non si parla, ancora, ufficialmente di abusi
né di pedofilia. Ma il Papa ha già chiesto di poter vedere il dossier
quando l’indagine sarà terminata.
«È un primo passo», commenta
Nuzzi, che venerdì sera ha portato ospite nella sua trasmissione Quarto
grado su Rete 4 il supertestimone di quest’inchiesta, il giovane polacco
Kamil Tadeusz Jarzembowski, oggi maggiorenne, che ha già messo per
iscritto le sue accuse in una lettera consegnata a Bergoglio .
Il
Preseminario è una scuola media di prestigio, un collegio per
giovanissimi avviati sulla strada ecclesiastica. E Kamil, ex allievo
anche lui, oggi studente d’arte all’università, ha raccontato a
Francesco di essere «stato testimone nella mia stanza di atti sessuali
che G. esigeva da P., atti che si compivano nonostante la mia presenza e
che si svolgevano sempre di sera, intorno alle 23 ». I casi di abuso,
secondo il ragazzo polacco, sarebbero almeno tre. Ma lo stesso Nuzzi sta
lavorando su altre due testimonianze. «Per ora — conclude il
giornalista di Rete 4 — è stata aperta un’inchiesta canonica. Ma
l’auspicio è che se ne apra un’altra penale per far luce, non con un
semplice fiammifero ma con un grosso faro, su una vicenda tristissima e
grave».