Il Fatto 12.10.17
Londra “supera” pure maschi e femmine
Il prossimo censimento - Non sarà più obbligatorio barrare la casella: “Discrimina i trans”
di Massimo Fini
Nel
prossimo censimento inglese previsto per il 2021 non sarà più
obbligatorio barrare la casella maschio/femmina perché secondo l’Ufficio
per le Statistiche è “irrilevante, inaccettabile o intrusivo,
particolarmente nei confronti dei partecipanti trans”. Ciò ha provocato
una furibonda reazioìne delle femministe. La scrittrice Germaine Greer
ha affermato: “Continuiamo a sostenere che le donne hanno conquistato
tutto quello che c’era da conquistare. Ma non hanno conquistato neppure
il diritto a esistere”. Le femministe sono vittime di se stesse. Perché
quello che hanno conquistato loro non dovrebbe valere anche per i
transgender e per altri sessi o per le persone asessuate?
Non
hanno anch’essi “il diritto di esistere”? Alla luce del principio della
parità di genere è giusto eliminare il sesso almeno nei documenti, in
attesa che sia eliminato anche nella realtà. La stessa protesta
avrebbero dovuto elevarla anche i maschi ma, si sa, quelli che oggi
hanno meno diritto a esistere sono proprio i maschi, il solo affermarlo è
già indice di una sospetta omofobia. Sono i maschi i veri reietti, i
colpevoli ‘senza se e senza ma’, tant’è che il ‘femminicidio’ è
considerato più grave dell’omicidio di un maschio, come se l’omicidio
non fosse un omicidio e basta, a prescindere dal sesso della vittima. E
non è nemmeno tanto vero che l’omicidio di donne da parte di uomini, per
gelosia o qualche altro sentimento, sia così enormemente superiore al
suo inverso. Le percentuali sono 60/40.
È tipico della nostra
società, in nome di un’astrazione che sta diventando sempre più
asfissiante, pensare di poter eliminare la realtà con le parole, con le
leggi e anche con diktat del tutto arbitrari oltre che ridicoli.
Secondo
la nuova Carta deontologica della Fnsi, il sindacato dei giornalisti,
nel caso di un ‘femminicidio’ (mentre, chissà perché, non vale il
contrario: anche le donne uccidono sia pur in modo meno violento e più
subdolo, si vada a vedere il bellissimo film di Sofia Coppola L’inganno
dove il mezzo per uccidere è il veleno) non si potrà dire che è avvenuto
per “gelosia, amore, raptus, follia, passione”, ma si dovrà parlare
solo di “volontà di possesso e di annientamento” (autocastriamoci da
soli). Insomma pulsioni che albergano da sempre, nell’essere umano, non
hanno più diritto di cittadinanza. Non esistono. Aggiungiamoci anche
l’odio severamente proibito dalla legge Mancino.
Non esistono più i
maschi, le femmine, i sentimenti, le passioni, insomma tutto ciò che ha
fatto la storia del mondo almeno fino a oggi. Nella previsione, come
anticipa il sequel di Blade Runner, che noi si diventi degli androidi
cioè un misto fra uomo e macchina, in attesa che la macchina l’abbia
vinta definitivamente e la sia fatta finita una volta per tutte con quel
soggetto ingombrante, troppo concreto e troppo complesso, e per niente
astratto, che è l’essere umano.