Corriere 5.7.17
Le elezioni tedesche e la sinistra in declino
di Danilo Taino
La
lettura di un risultato elettorale effettuata a caldo è quasi sempre
parziale. Quella delle elezioni tedesche del 24 settembre non fa
eccezione. Un’analisi più articolata indica soprattutto che, a
differenza di quella che è stata l’interpretazione corrente finora, i
partiti della classe media — l’Unione Cdu-Csu di Angela Merkel e i
Liberali di Christian Lindner — in realtà non hanno perso voti a destra,
a favore dei nazionalisti di Alternative für Deutschland (AfD). Il vero
declino, e non di breve periodo, è quello dei partiti della sinistra —
socialdemocratico (Spd), Verde, Linke. Il professor Manfred Güllner,
sociologo e direttore dell’istituto di ricerca Forsa, ha calcolato le
tendenze dell’elettorato, compresi i non votanti, e ne ha dato
un’anticipazione sul quotidiano Handesblatt . Primo dato: tra i tedeschi
aventi diritto al voto, AfD ha raggiunto il 9,5% . Il 90,5% non ha
voluto dare il consenso al partito con tendenze illiberali, nonostante
che molti di più del 9,5% siano gli insoddisfatti del panorama politico:
il 24,6% non ha votato. Secondo fatto: la base della classe media che
vota tradizionalmente l’Unione Cdu-Csu e i Liberali non si è di fatto
ristretta: era di 20,4 milioni di voti nel 1998 , è stata di 20,2
milioni nel 2013 e di 20,3 milioni nel 2017 . È cioè passata dal 33,6%
di 19 anni fa al 32,6% delle elezioni del 24 settembre (percentuali
sempre sul totale degli aventi diritto al voto). Terzo dato: Spd, Verdi e
Linke — cioè i partiti della sinistra — tra il 1998 (quando
socialdemocratici e verdi andarono al governo con Gerhard Schröder e
Joschka Fischer) e il 2009 sono scesi da venti a dieci milioni di voti e
quest’anno sono calati ancora a 9,5 milioni. Negli scorsi 19 anni, a
ogni elezione la loro quota è calata, dal 42,8 al 29,2% del 2017.
Un’analisi approfondita dei risultati elettorali avrà conseguenze sulle
scelte politiche future. Per esempio, AfD non è così travolgente. E, nel
campo conservatore, chi ha perso di più a suo favore è stata la Csu, il
partito gemello in Baviera della Cdu di Merkel: quel partito che ha
voluto una politica di maggiore chiusura verso gli immigrati. Altro
esempio: alla Spd il risultato dovrebbe suggerire che andare
all’opposizione non fa guadagnare in sé voti, li ha persi sia quando era
nel governo di Grande Coalizione sia quando ne era fuori. La prima
impressione non sempre legge bene la realtà.