Il Fatto 10.9.17
Situazione grave, ma non seria: Alfano e Renzi in Sicilia
di Marco Palombi
Un’abusata
citazione di Ennio Flaiano recita così: “La situazione politica in
Italia è grave, ma non seria”. Figurarsi quanto sia entrambe le cose in
quell’Italia al quadrato che è la Sicilia. Ora, come saprete, proprio
nell’isola si è ricostituita l’alleanza tra Matteo Renzi e Angelino
Alfano in nome del “modello Orlando”, nel senso di Leoluca, che i due
hanno spinto trionfalmente alla riconferma come sindaco grazie all’8 per
cento e spiccioli rimediato dalla loro lista comune “Democratici e
popolari”. Angelino e Matteo ora ci riprovano in vista delle Regionali
del 5 novembre: che armonia, che gioia per gli occhi. Devono essere
andati da un terapista bravo, perché qualche tempo fa non erano così
uniti. Giusto a fine maggio, Alfano definiva Renzi “un serial killer”. E
quell’altro, per ripicca, lo irrideva in tv: “Se dopo anni che stai al
governo e hai fatto il ministro di tutto, non riesci a prendere il 5%,
non possiamo bloccare tutto per questo”. Chiosava l’altro Orlando, cioè
Andrea, quello che fa il ministro: “Capisco l’amarezza di Alfano, però
se Renzi è un serial killer, lui è quanto meno complice degli omicidi”.
Sembrava una storia finita e invece no: tornato l’amore, tornata pure la
coalizione. Matteo ha promesso ad Angelino che resteranno insieme per
sempre o almeno fino alle Politiche e quello ora se lo coccola: “L’ex
statista D’Alema trasforma la sua attività politica in rancore contro
Renzi”, lo difendeva proprio ieri. Siamo contenti per Matteo: le
elezioni non le vince, per carità, ma gli resta un amico sincero.