Il Fatto 10.9.17
“Stiamo con Milena Gabanelli”
Lavora in
Rai da 35 anni, negli ultimi venti ha condotto e ideato Report,
qualunque emittente dovrebbe essere orgogliosa di averla tra i propri
protagonisti
di Peter Gomez, Antonio Padellaro e Marco Travaglio
Milena
Gabanelli lavora da 35 anni per la Rai. Negli ultimi 20, fino a pochi
mesi fa, ha ideato, animato e condotto Report, fiore all’occhiello del
videogiornalismo di inchiesta, ora affidato ai suoi migliori allievi.
Poi le è stato affidato il portale digitale di informazione Rai e vi si è
dedicata con la consueta passione e professionalità. Ma quel progetto è
rimasto sulla carta, per le incomprensibili (o forse fin troppo
comprensibili) resistenze dell’azienda pagata con i nostri soldi, ma
teleguidata dai partiti.
Per non dover ammettere di aver cacciato
anche lei, ultima di una lunga lista di proscrizione che va dall’èra
Berlusconi all’èra Renzi, i vertici Rai le hanno fatto una proposta che,
per dignità, doveva rifiutare: la condirezione di Rainews24, testata e
sito semiclandestini con un pugno di collaboratori scelti da altri. E la
Gabanelli, sempre per dignità, si è posta in aspettativa non
retribuita: cioè – checchè ne dicano i minimizzatori dei partiti e della
stampa al seguito – fuori dalla Rai.
Noi pensiamo che qualunque
emittente del mondo libero sarebbe orgogliosa di avere Milena Gabanelli
tra le proprie file e di metterla in condizione di lavorare al meglio.
Il suo nome è uno dei pochi motivi validi rimasti a giustificare il
canone e la qualifica di “servizio pubblico” per quello che è sempre più
un servizietto privato dei partiti.
Negli ultimi anni la Rai ha
fatto di tutto per perdere la Gabanelli e alla fine ci è riuscita.
Missione compiuta, nel silenzio omertoso di destra, centro, sinistra e
dei grandi giornali, che ora giocano a dipingerla come una donna
capricciosa e umorale per non chiamare le cose con il loro nome.
Siccome
noi cittadini siamo i veri proprietari della Rai, vogliamo rompere
questo muro di silenzio e di assuefazione, rivendicare il nostro diritto
a un’informazione pubblica libera e indipendente (soprattutto nell’anno
delle elezioni ) e smascherare il giochino di chi tenta di ridurre
questo ennesimo scandalo a normale routine burocratica, contrattuale o
caratteriale.
Perciò lo diciamo forte e chiaro: noi stiamo con Milena Gabanelli e la rivogliamo subito in televisione.
Con
questo appello, “Il Fatto Quotidiano” lancia una raccolta firme a
favore del ritorno in tv della giornalista Milena Gabanelli. Chi vuole
sottoscriverlo può farlo da oggi sia sul sito del nostro giornale,
ilfattoquotidiano.it, sia sulla piattaforma “Change.org”. Vi chiediamo
di condividerlo sulle vostre pagine dei social network e di far girare
la voce presso i vostri amici e conoscenti, perché diventi virale e
raggiunga il maggior numero di persone che hanno a cuore la libertà di
informazione.