Corriere 28.9.17
La quarta onda gravitazionale «catturata» con i raggi laser da Pisa agli Usa
di G. Cap.
Un’onda
gravitazionale è stata catturata al-l’osservatorio europeo Virgo di
Cascina di Pisa. Lo hanno annunciato i fisici durante il G7 Scienza che
si è tenuto ieri alla Reggia di Venaria di Torino. Una cornice
eccezionale per un evento straordinario sottolineato dalla presenza del
ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. Assieme a Virgo il segnale è
stato raccolto anche dalle due stazioni americane Ligo di Hanford e
Livingston. Infatti a Torino sono arrivati anche i responsabili del
progetto statunitense che lavorano in collaborazione con gli scienziati
italiani dell’Istituto nazionale di fisica nucleare; tutti insieme
(quasi 1.300 ricerca-tori) pubblicano il risultato sulla rivista
Physical Review Letters . Questa è la quarta onda gravitazione rilevata
dopo la prima del settembre 2015. Ma è la più importante perché
final-mente si sa da dove arriva proprio grazie alla presenza della
stazione italiana. Con essa è possibile una triangolazione dalla quale
determinare il luogo d’origine della catastrofe cosmica generatrice
dell’onda. Così oggi sappiamo che tutto è accaduto tra le stelle della
costellazione di Eridano, nel cielo dell’emisfero sud a 1,7 miliardi di
anni luce dal-la Terra. Lì, due giganteschi buchi neri con una massa
rispettivamente 30 e 25 vol-te più grande del nostro So-le si sono
scontrati e fusi insieme provocando la nascita di un imponente buco nero
di 52 masse solari. Le tre masse che mancano dalla somma si sono
trasformate nell’energia che ha animato l’onda giunta sul nostro pianeta
sfiorando prima il Cile, poi gli Usa e infine l’Italia. La carezza
cosmica al nostro globo azzurro è durata tre decimi di secondo ma sono
bastati perché i raggi laser delle tre antenne vibrassero uno dopo
l’altro raccontando la violenza di quanto succedeva nel remoto angolo
dell’universo. Anzi, di ciò che è successo 1,7 miliardi di anni fa,
perché tanto ha impiegato l’onda per arrivare a noi viaggiando alla
velocità della luce. «L’evento — spiega Federico Ferrini, direttore
dell’European Gravitational Observatory di Pisa — segna un passo
importante nella ricerca delle fatidiche onde previste dalla teoria
della relatività un secolo fa. Per la prima volta siamo riusciti pure a
definire le loro caratteristiche trovando che sono corrispondenti alla
descrizione di Einstein». Virgo era entrata in piena attività in agosto
riuscendo ad ascoltare il suono astrale in sintonia con le stazioni
americane sino ad arrivare in pochi giorni alla grande scoperta. «La
nuova astronomia gravitazionale — conclude Ferrini — è diventata una
realtà».