giovedì 14 settembre 2017

Corriere 14.9.17
Cattolici e protestanti sempre più vicini
di Danilo Taino

Il prossimo 31 ottobre saranno 500 anni da quando Lutero ha pubblicato le sue 95 tesi sul portone della chiesa del castello di Wittenberg. Era l’inizio della Riforma Protestante che cambiò il corso della storia dell’Occidente: dal punto di vista religioso, sociale, culturale e politico. Seguirono decenni di guerre e secoli di divisioni all’interno del mondo cristiano. Oggi, un doppio studio — uno in America e uno in Europa — del Pew Research Center registra che i cattolici e i protestanti vedono le loro fedi più simili che differenti. In un mondo in cui le divisioni religiose sono tornate a farsi sentire con forza, è interessante notare che cinque secoli dopo lo scisma di Martin Luther permangono differenze ma la tendenza è a visioni della religione e della vita convergenti.
In America, tra i protestanti il 57% ritiene che le due fedi siano simili, contro il 41% che le considera diverse. Tra i cattolici, le percentuali sono rispettivamente del 65 e del 32 . In Europa la situazione è più articolata ma non si discosta dalla tendenza. Tra i protestanti europei, i tedeschi si caratterizzano per essere coloro che sentono meno la differenza: per il 78% le due fedi sono simili, solo per il 19% chiaramente differenti. In Olanda le opinioni si dividono 65% a 28% , in Gran Bretagna 58 a 37 e così via con una predominanza ovunque di chi vede più punti di condivisione che di dissenso. Lo stesso vale per i cattolici del Vecchio Continente, con l’eccezione di quelli britannici che 45-41 vedono più divisione che unità. In Olanda, Austria, Svizzera, Germania, tra i cattolici la percezione dell’essere simili è piuttosto netta. In Italia meno: il 47% vede più vicinanze contro il 41% che sottolinea le divergenze. Ancora più interessante è notare le opinioni su come si ottiene la salvezza eterna. Secondo Lutero, attraverso la sola fede. La maggioranza dei protestanti di oggi (con l’eccezione di quelli norvegesi) ritiene invece che la si raggiunga combinando fede e opere di bene, che è sostanzialmente la posizione tradizionale della Chiesa cattolica. C’è però da notare che in Europa sia tra i protestanti che tra i cattolici le persone osservanti sono una minoranza: solo il 14% dei primi e l’ 8% dei secondi dice di partecipare ai servizi religiosi almeno una volta alla settimana. Cinque secoli dopo, possiamo dire che in Occidente le guerre di religione sono finite.