Corriere 11.9.17
Fossa comune con 400 bimbi in orfanotrofio in Scozia
L’orrore
dell’abbandono, di una condizione di orfani maltrattati, o quanto meno
trattati come poveri numeri senza nome, torna a riaffiorare nelle isole
Britanniche da una storia vecchia di decenni. Un’anonima fossa comune
con i resti di 400 tra bambini e neonati, morti tra il 1864 e il 1981, è
stata trovata nell’ex orfanotrofio di Smyllum Park, in Scozia, gestito
da suore cattoliche, come in un caso analogo recente scoperto in
Irlanda. Questa volta il teatro dell’incubo è Lanark, nella contea
scozzese meridionale del Lanarkshire, ed è stato individuato grazie a
un’inchiesta giornalistica condotta dal programma «File on Four», di BBC
Radio 4 , e dal domenicale britannico Sunday Post . I reporter hanno
portato alla luce l’area in cui erano stati sotterrati nel corso del
tempo, gli uni sugli altri, i corpicini di circa 400 piccoli in un
settore del St Mary’s Cemetery, vicino all’ex istituto. Si calcola che
in 117 anni l’orfanotrofio abbia ospitato 11.600 «figli di nessuno». Al
momento non risultano prove di abusi, come del resto sembra sia stato
escluso dall’esame dei resti nel precedente caso irlandese. Ma la
terribile consuetudine di dare sepoltura collettiva ai bambini ripropone
il sospetto di un’abitudine consolidata a nascondere le tracce di
quella diffusa malnutrizione — con malattie, miseria e l’inevitabile
corredo di un elevato tasso di mortalità infantile o neonatale — che si
valuta sia stato storicamente il destino di tanti ospiti di strutture di
«accoglienza» ispirate a parole alla carità cristiana.