martedì 22 maggio 2018

Il Fatto 22.5.18
L’avv. prof. ben visto da Confindustria, Vaticano e 5 Stelle
Classe 1964, avvocato in grandi studi, insegna a Firenze e alla Luiss, è in rapporti col segretario di Stato Parolin
di Marco Palombi


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ha vissuto a San Giovanni Rotondo e andava spesso al santuario di Padre Pio. Ecco, il suo cattolicesimo è una caratteristica del prof. avv. Giuseppe Conte finora rimasta nell’ombra. E non solo il cattolicesimo della fede, ma – se ci è consentito parafrasare Fortebraccio – anche quello delle sagrestie, nel senso che il (forse) prossimo premier ha ottimi rapporti anche con le gerarchie vaticane: nel suo ateneo di Firenze gira la voce (non confermata) che sia soprannumerario dell’Opus dei, di certo però – lui stesso cita l’incarico nel suo curriculum – dal 1992 cura per il Collegio universitario “Villa Nazareth” di Roma “scambi e relazioni culturali con le università straniere, in particolare americane”; non a caso è membro nel cda del Cardinal Tardini Charitable Trust con sede a Pittsburgh. Il segretario di Stato di Giovanni XXIII, Domenico Tardini, fu infatti il fondatore di “Villa Nazareth”, oggi guidata dal cardinale Silvestrini: è lì, dicono in Vaticano, che Conte strinse un legame che ancora dura con l’attuale segretario di Stato, Pietro Parolin, direttore del convitto tra il 1996 e il 2000.