Repubblica 31.5.17
Massimo D’Alema.
“Contrari al voto anticipato, ma se il governo continua a fare cose come i voucher ritiriamo il sostegno”
“Io non porto rancore ma Giuliano ora eviti di mettere dei veti”
Matteo Pucciarelli
GENOVA.
«In Italia la sinistra c’è, esiste nella società, il nostro compito
insieme a Giuliano Pisapia è quello di unirla». Anche passando per delle
primarie per individuare il leader della sinistra fuori dal Pd. Il
“compagno” Massimo D’Alema” («Tra noi ci chiamiamo ancora così perché
non c’è futuro senza passato», dice Ubaldo Benvenuti, una vita nel
Pci-Pds-Ds genovese e poi uscito dal Pd) arriva al Porto Antico per
sostenere la candidatura a sindaco di Gianni Crivello, appoggiato dai
democratici ma anche da Mdp-Articolo 1: «Torno sempre volentieri a
Genova, qui ho i ricordi e i rimpianti di gioventù», racconta.
Cosa ne pensa della legge elettorale alla tedesca, proporzionale, con sbarramento al 5 per cento?
«Per
quanto mi riguarda avrei preferito una legge elettorale maggioritaria
che promuovesse due o tre coalizioni che poi competessero per la guida
del governo. Dal momento che questo non sembra possibile, considero la
legge di cui si discute il male minore. Però bisogna essere chiari: in
Italia la legge tedesca non si può fare, perché comporta la variabilità
del numero dei parlamentari, mentre il numero dei nostri eletti è
fissato dalla Costituzione. Quindi vorrei vedere com’è l’adattamento
italiano, andrebbe valutato il testo».
Campo progressista lancia un appello: no alle larghe intese e sì alla costruzione di un nuovo centrosinistra, che cosa ne pensa?
«Siamo
sempre stati contrari alla prospettiva delle larghe intese, la quale in
realtà è molto più di una prospettiva, è già un lavoro in corso. Io non
ho polemizzato con Matteo Renzi perché c’era un accordo con Berlusconi
sulle regole. No, questo sarebbe ragionevole e naturale. Noi
polemizziamo su un altro tema, cioè che si cerchi un accordo con il
Cavaliere sulla sostanza, sulle scelte concrete di governo. L’esempio
lampante è quanto avvenuto con i voucher, grazie al voto di Forza Italia
e Lega Nord si sono riportati i buoni lavoro nell’ordinamento italiano
prendendo in giro milioni di lavoratori. Si stanno facendo le prove
generali di governo con la destra».
Tutto ciò che sta a sinistra del Pd cosa dovrà fare in vista del voto, secondo lei?
«Penso
che nel nostro Paese, nella nostra società, la sinistra esista. E anche
con Pisapia abbiamo il compito di unirla, naturalmente non mettendo
attorno a un tavolo gli stati maggiori delle varie formazioni, ma semmai
aprendo un grande confronto con i cittadini innanzitutto sul programma,
sulle scelte, sui contenuti. E poi spero che ve ne sia il tempo, perché
è folle fare la campagna elettorale ad agosto, di fare delle primarie
per scegliere i candidati».
Anche la leadership?
«Sì, il
candidato presidente di questa “Alleanza per il cambiamento”. Ma deve
essere un processo aperto a tutti quelli che convergono. Non ci possono
essere dei veti. Nessuno ha il diritto di porne. Dopodiché vogliamo che
siano contenuti di una sinistra di governo seria, che vuole appunto
governare e si candida ad essere la vera alternativa al patto con
Berlusconi».
Nell’appello di Campo progressista però si dice no alla “sinistra rancorosa”. Le malelingue dicono: “Si riferiva a D’Alema”.
«Io
non nutro rancori, non so davvero a chi si riferiscono. Qui a Genova ad
esempio convergiamo ad un progetto di centrosinistra che ci convince,
per vincere insieme».
Comunque lei è contrario alle elezioni anticipate?
«Noi
non siamo favorevoli, perché fa parte di un patto politico e di potere
tra Berlusconi e Renzi che, fra le altre cose, “espropria” i poteri del
presidente della Repubblica. Aggiungo che anticipare il voto è una
scelta che non corrisponde alle esigenze del Paese, visto che si
correrebbe il rischio di esporci alla speculazione finanziaria. Certo è
che se il governo continua a fare cose come quella dei voucher non avrà
il nostro sostegno, non c’è dubbio».
In futuro è possibile che la sinistra fuori dal Pd possa appoggiare un governo M5S?
«Mi sembra fantapolitica. Non sappiamo ancora con che legge elettorale andremo a votare…».