domenica 13 maggio 2018

La Stampa 13.5.18
Quel naufragio dimenticato, quando i migranti eravamo noi
«Il naufragio», di Antonio Zinni, racconta una storia di speranza tra migranti italiani in Argentina
di Alessandra Dellacà


Una storia che parla di speranza, di coraggio e di solidarietà: è quella che lega, nel romanzo «Il naufragio» (ed. Cooperativa Editoriale Oltrepò), uomini in cerca di un futuro migliore ad altri figli dello stesso mare.
La scoperta è stata fatta da Antonio Zinni, 77 anni, che ha letto il nome «Castelnuovo» in un trafiletto di un volume dedicato alla storia di Cannes: si narrava il naufragio avvenuto alla nave a vapore Normandia nella notte del 17 febbraio 1875, all’altezza dell’isola di Saint Honorat, 1800 metri dalla costa. Zinni è docente di lingua e letteratura francese e preside in pensione: originario di Vasto, si è sposato a Voghera, nell’Oltrepo, dove ha avuto un figlio, Nicola (che ha curato il disegno della copertina).
La risposta che cercava
Poco distante, in Piemonte, il paese di Castelnuovo Scrivia: «Non c’era alcun altro riferimento - spiega il professore -. In Italia ci sono moltissimi Castelnuovo, ma il fatto che la Normandia facesse rientro a Genova mi fece ben sperare». Consultati gli archivi francesi, Zinni ebbe la risposta che cercava: su un giornale locale dei tempi veniva citato quel naufragio. Le persone a bordo erano di Castelnuovo Scrivia.
«Era il 1875: 360 emigranti tornavano dall’Argentina. Rientravano in patria con i guadagni sudati oltreoceano e un sogno che stava per avverarsi - prosegue Zinni -: comprare quel fazzoletto di terra dove costruirvi una casa di proprietà. La notte della tempesta si salvarono tutti. I frati che abitavano sull’isola diedero l’allarme sparando dei razzi verso la riva: immediati i soccorsi dal villaggio dei pescatori. I superstiti, che avevano perso tutto, vennero rifocillati, curati ed alloggiati a Cannes. I francesi fecero una colletta di 7000 franchi e rimisero sul treno i castelnovesi. Fu una grande festa per quella città dal cuore così generoso». Di recente il sindaco di Cannes David Lisnard ha ringraziato Zinni inserendo il suo volume negli archivi di Stato di Francia».
Gli altri personaggi
«Nel libro, che probabilmente verrà tradotto in francese, questo fatto realmente accaduto si fonde con personaggi inventati. Ma, sfogliando le pagine, si troveranno anche quattro nomi di castelnovesi esistiti davvero (Giovanni Angeleri, Mauro Cairo, Giovanni Grasso, Giuseppe Rota), che secondo quanto scoperto da Zinni, avrebbero firmato insieme all’allora sindaco di Castelnuovo Scrivia, Giuseppe Roluti, una lettera di ringraziamento al primo cittadino di Cannes. Nel romanzo figura un altro castelnovese - del XXI secolo -: è Roberto Carlo Delconte, ex allievo di Zinni che si è prodigato per comunicare la notizia agli ignari castelnovesi dei giorni nostri».